Dovrebbe essere una rinuncia pubblica, addirittura nella conferenza stampa di oggi o in settimana. Una rinuncia da padre della Patria accompagnata
Dovrebbe essere una rinuncia pubblica, addirittura nella conferenza stampa di oggi o in settimana.
Una rinuncia da padre della Patria accompagnata dall’intento di concentrarsi sull’attività di governo senza distrazioni e da un appello ai partiti affinché individuino una soluzione unitaria.
Ma, soprattutto, cosa significa «soluzione unitaria»?
Tra la pandemia che non dà tregua e i tanti punti interrogativi che ogni giorno si aggiungono sull’economia, Mario Draghi mediterebbe – il condizionale è d’obbligo – di rinunciare al Colle.
Ieri pomeriggio poi il premier avrebbe espresso i propri dubbi anche a Matteo Renzi durante un colloquio telefonico. E infatti sia Giuseppe Conte sia Enrico Letta non escludevano il passaggio di Draghi sul Colle più alto.
Una deriva illiberale di cui l’obbligo vaccinale è solo la punta dell’iceberg. L’obbligo vaccinale è la foglia di fico dietro la quale Draghi intende nascondere il suo fallimento autunnale.
Ma qualcuno può davvero assicurare che, appena eletto il nuovo inquilino del Quirinale, non parta la corsa alle elezioni anticipate? Domani Draghi spiegherà in conferenza stampa l’ultimo decreto approvato a grandi linee, ma ancora in via di definizione.
Fonte: Informazione.it