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5 Domande a: Francesco Fravolini

5 Domande a: Francesco Fravolini

Il Protagonista di oggi  è il Dott. Francesco Fravolini,  SEO copywriter,  videomaker e fotoreporter,  uno dei giornalisti e comunicatori più stimati

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Il Protagonista di oggi  è il Dott. Francesco Fravolini,  SEO copywriter,  videomaker e fotoreporter,  uno dei giornalisti e comunicatori più stimati nel panorama del giornalismo d’impresa.

Esordisce nella scrittura, nel 1986, su Paese Sera, Avvenire e Italia Oggi. Ha inoltre collaborato con Qui Roma (supplemento di cronaca romana de La Stampa); Plein Air (mensile di turismo); I Viaggi (supplemento de La Repubblica) Rtl Roma; Traveller (mensile della Condé Nast); Tuttolibri (supplemento de La Stampa); Famiglia Cristiana, Club3, Jesus, riviste del Gruppo Periodici San Paolo; Real Estate (mensile di economia e finanza immobiliare); Files Luxury (trimestrale dedicato al turismo d’élite e alle dimore esclusive). Articolista di economia del lavoro su Senza Filtro e scrittore di diversi saggi di politica e di economia.

È da sempre interessato alle questioni sociali ed economiche rivolgendo una costante attenzione alla scommessa del XXI secolo: un maggiore incontro tra i popoli per una consapevole condivisione del pianeta… che può tramutarsi in una grande ricchezza culturale ed economica.

È docente a contratto del corso “Le basi del giornalismo sul web” sulla piattaforma e-learning https://www.lezione-online.it/ di Web Lab Groups Srls.

 

Oggi parleremo, col nostro Ospite, della figura del giornalista professionista, delle sfide che oggi, con l’avvento della iper digitalizzazione, si è chiamati ad affrontare, sulle specializzazioni che sono richieste da un mercato, quello della comunicazione, sempre più esigente in termini di obiettivi e performance. Inoltre parleremo di un settore che sta prendendo sempre più campo, quello del giornalismo d’impresa, attività di rilevante importanza per aziende che vogliono eccellere, che supera la mera comunicazione aziendale conosciuta fino a pochi lustri fa. Direi perciò di passare la parola al nostro esperto, il Dott. Fravolini.

Ed ecco le nostre 5 Domande:


1 – Nelle ultime decadi, complice la digitalizzazione, il giornalista si trova ad affrontare sfide umane e non, l’intelligenza artificiale avanza, la richiesta di performance e di articoli con un buon ritorno è sempre più pressante. Come vede il prossimo futuro per questa preziosa e, allo stesso tempo, così delicata professione?

La tecnologia ha sicuramente rivoluzionato il modo di lavorare in generale mentre ai giornalisti cambia la modalità di controllare le notizie prima di pubblicare. Attualmente sono anche troppi i canali di comunicazione (principalmente social) che il giornalista deve comunque controllare per capire se quella notizia è vera. Non solo. L’ingresso dei social ha provocato un’esaltazione della comunicazione e una minimizzazione dell’informazione. Le persone spesso ricorrono ai social per leggere le notizie e questa abitudine abbassa l’autorevolezza dell’informazione, creando di conseguenza nella popolazione una conoscenza mediocre o addirittura fake dei fatti accaduti in Italia e nel mondo. L’intelligenza artificiale è una potenzialità interessante che ci regala la tecnologia ma dobbiamo conoscere bene il modo con cui si usa in prima persona, altrimenti si rischia di demandare la nostra intelligenza. È uno strumento da usare limitatamente per l’aiuto che può dare; l’impostazione deve partire dall’intelligenza umana.

2 – Con l’avvento di internet, dei social e dei nuovi mezzi di comunicazione, si sono moltiplicate esponenzialmente le persone/professionisti che si occupano di promuovere scritti propri e/o di terzi, per se stessi o per aziende da cui vengono incaricati. In quest’ultima situazione, sta venendo sempre più alla luce la figura del giornalista d’impresa, vero stratega e coordinatore di tutte le attività di comunicazione richieste da un’azienda, struttura o gruppo. Vista la sua peculiarità, in cosa differisce e/o eccelle rispetto a giornalisti più “classici”?

 

L’eccessiva comunicazione è sempre sinonimo di confusione perché alle persone arrivano troppi messaggi che possono essere ripetitivi e, a volte, anche contraddittori. Il giornalista d’impresa coordina e cerca di raccontare l’impresa secondo una sua strategia stabilita anche con il manager. Purtroppo l’abbondanza dei mezzi di comunicazione (social in primis) può causare queste situazioni che diventano negative per la stessa impresa. La differenza che distingue il giornalista comunicatore d’impresa dai classici giornalisti è proprio in questo costante monitoraggio, il quale permette di avere sotto controllo il tipo di messaggio che si desidera veicolare. La tecnologia e l’uso dei social hanno aumentato questa frenesia di comunicare; ma ciò che è importante deve essere sempre rispettato: il giornalista decide cosa è meglio comunicare perché conosce l’impresa e ha una particolare familiarità con la proprietà. E questo aspetto non è secondario perché si trasforma in una notizia verificata e sicuramente più autorevole quando il giornalista decide di scrivere un preciso post oppure direttamente un articolo. Nel racconto c’è un vissuto del giornalista che traspare conferendo quel ritmo di storytelling che appassiona i lettori. È un bellissimo mondo da conoscere e da gestire con estrema cautela e con padronanza della materia.


3 – Quanto conta, per il giornalista d’impresa, incarnare i valori di un’azienda affinché il suo apporto nella stessa, possa essere credibile ed efficace sia nella comunicazione interna, sia in quella verso l’esterno?

È fondamentale raccontare l’azienda in maniera oggettiva e senza usare troppi aggettivi superlativi. La chiarezza e l’onestà intellettuale sono due qualità che identificano l’azienda perché le persone guardano prima proprio la stessa azienda. Ed è per questo motivo che è necessario adottare uno stile chiaro e un racconto dell’azienda veritiero, alludendo anche a piccole negatività perché rappresentano a vario titolo quel mondo aziendale. Questa comunicazione è apprezzata dai lettori e dagli addetti ai lavori perché sottolinea la sincerità che diventa un valore aggiunto per l’azienda.

4 – In una ipotetica scala d’importanza, per l’ottimizzazione del processo produttivo, come si posizionano i seguenti campi d’azione?
– Comunicazione interna
– Comunicazione esterna
– Gestione della crisi
– Brand journalism
– Content marketing

La comunicazione interna è al primo posto: è fondamentale riuscire a coordinare i vari settori dell’azienda in maniera eccellente. Al secondo posto ha una rilevanza il content marketing il quale deve riuscire a evidenziare la produzione nel contesto social. Di conseguenza troviamo la comunicazione esterna: deve essere valorizzata in tutte le sue forme. Ed è proprio in questo passaggio che svolge un ruolo principale il brand journalism per coinvolgere e condividere la produzione. All’ultimo passaggio troviamo la gestione della crisi che deve entrare in azione soltanto quando è necessario, restando sempre pronta ad agire.

5 – Nonostante l’importanza, appurata dalla sua completa analisi, il giornalismo d’impresa, manca ancora, da parte del mondo imprenditoriale e non solo, di un adeguato approccio culturale che porti a considerare questa professione, basilare e imprescindibile in ogni attività aziendale. Detto ciò, quali sono secondo Lei i passaggi affinché ci sia un vero riconoscimento e una grande diffusione di questa professione?

Il giornalismo d’impresa è sempre stato considerato negativamente perché il giornalista aveva un rapporto diretto con l’azienda per reperire notizie e verificarle: questa vicinanza ha sollevato dubbi su un possibile coinvolgimento del giornalista nel ricevere regali o addirittura favori personali. Questo è un argomento che ha sollevato diverse discussioni da anni; ancora oggi è materia di dibattito in alcune occasioni. Il giornalismo di impresa si sta rivalutando soprattutto in questo momento storico dove è richiesto un racconto della nuova modalità d’impresa, senza dimenticare lo stravolgimento dei processi produttivi causati dall’avvento della tecnologia. Pertanto, credo che sarà sempre più importante il ruolo assunto dal giornalismo di impresa proprio per delineare i nuovi scenari della produzione nel XXI secolo.

Bene! Dopo questo scambio di domande e risposte; le ultime precise, concrete ed esaustive sul mondo del giornalismo, sugli attuali metodi di comunicazione e sulla specifica figura del giornalista d’impresa, non mi resta che ringraziare il Dott.Fravolini.

È stato molto piacevole ascoltarla e spero si possa, in futuro, poter affrontare insieme a Lei altri temi, simili e non. La saluto cordialmente.


Roberto Spanu

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