C’è un incentivo strategico dietro alla corsa per lo sviluppo dei computer quantistici, una sfida tecnologica alla frontiera di informatica e fisica.
C’è un incentivo strategico dietro alla corsa per lo sviluppo dei computer quantistici, una sfida tecnologica alla frontiera di informatica e fisica. Il primo a possedere un calcolatore quantistico funzionante sarebbe virtualmente in grado di svelare qualsiasi segreto mai passato attraverso internet. Per questo, spiega l’Economist, c’è chi sta già lavorando per proteggere la rete dalla minaccia che si annida nel futuro.
Certo, gran parte delle informazioni che girano oggi non sarebbe di particolare interesse per un hacker del prossimo decennio. Tuttavia ci sono dati che possono mantenere il loro valore: cartelle cliniche di personaggi importanti o interi Paesi, comunicazioni relative alla sicurezza nazionale, dettagli tecnici di infrastrutture che durano nel tempo, piani di sviluppo (concretizzati nel futuro?). Senza contare che le comunicazioni private di chiunque potrebbero essergli rivoltate contro: se va bene può provocare imbarazzo, se va male può compromettere personalità di spicco e intere aziende.
Quando la tecnologia quantistica sarà matura, i governi e le grandi aziende avranno le risorse per sfruttarla poter ergere difese in grado di resistere agli attacchi – una tecnica nota come distribuzione quantistica delle chiavi. Ma questa soluzione non copre le realtà più piccole, né risponde all’esigenza di crittare oggi le informazioni sensibili del domani. Quest’ultima sfida è stata raccolta dall’Istituto Nazionale di Standard e Tecnologie (Nist), un’agenzia governativa statunitense che si è proposta di identificare un protocollo crittografico così complesso da mettere in difficoltà anche i computer quantistici.
Nel 2016 il Nist ha lanciato un bando per trovare gli algoritmi validi per la “crittografia post quantistica”, ricevendo 82 proposte da 25 Paesi. Settimana scorsa sono emerse quattro tecniche vincenti e altre quattro promettenti; tutte fanno uso di tecniche matematiche avanzatissime ma differiscono nel metodo, per garantire delle alternative. Ci si aspetta che il miglior sistema sarà disponibile e utilizzabile (sotto forma di codice informatico) nel 2024.