La presidente Mattioli: non si blocchino Tav, metrò e Città Salute Non è una gelata perché le previsioni degli industriali di Torino sul terzo
La presidente Mattioli: non si blocchino Tav, metrò e Città Salute
Non è una gelata perché le previsioni degli industriali di Torino sul terzo trimestre del 2016 continuano ad essere di segno positivo. Certo c’è cautela e i ricercatori del centro studi dell’Unione industriale hanno registrato un «raffreddamento» del sentiment degli imprenditori che potrebbero diventare ancor più pessimisti dopo la decisione della Gran Bretagna di lasciare l’Unione Europea. Si spiega anche così la scelta della presidente Licia Mattioli di mandare un segnale forte a Chiara Appendino: «Il nuovo sindaco non arresti le opere lanciate in questi anni, cioè Tav, metropolitana e Parco della Salute. Bloccarle sarebbe un delitto».
Per Mattioli la sindaca Cinquestelle «è una che viene dal nostro mondo e che saprà rappresentare l’interesse delle imprese» ed è per questo motivo che dovrebbe capire «che non si possono bloccare opere approvate o in via di realizzazione». Il suo invito «ad un’imprenditrice prestata alla politica» è di «evitare di commettere gli errori del passato quando chi vinceva le elezioni cancellava tutto quello che era stato realizzato perché ritenuto sbagliato». Anzi «abbiamo bisogno di un’amministrazione che renda facile fare impresa su questo territorio e da questo punto di vista devo ringraziare Fassino per quanto è stato fatto fino ad oggi».
ATTESA PER LE PRIME MOSSE
Appendino, in attesa dell’insediamento ufficiale preferisce non alimentare polemiche anche se sostanzialmente chiede di essere giudicata dai fatti e dalle decisioni che saranno adottate dalla sua giunta dopo aver esaminato i vari dossier. Del resto Mattioli si è astenuta dal commentare alcune prese di posizioni di Appendino in campagna elettorale su urbanistica, grandi trasformazioni urbane e blocco dell’apertura di nuovi centri commerciali: «Aspettiamo di conoscere che cosa hanno intenzione di fare concretamente». La presidente dell’Unione industriale, comunque, giudica legittima «la nomina di Francesco Profumo alla guida di Compagnia di San Paolo. Credo che Appendino abbia voluto dare un segnale di discontinuità in generale. La sua richiesta va letta così».
I ragionamenti di Mattioli si inseriscono in un’analisi congiunturale realizzata prima della Brexit. Utilizzo degli impianti e investimenti sono i due dati positivi, grazie alle leggi del governo. Sull’edilizia la ripresa riguarda i vecchi alloggi e non le nuove costruzioni». In particolare «gli investimenti sono tornati ai livelli di prima della crisi economica».
LA MANIFATTURA
Nel comparto manifatturiero segnali positivi arrivano dagli investimenti in macchinari e dalla tenuta di alcuni indicatori significativi come il tasso di utilizzo degli impianti, il limitato ricorso alla cig, i tempi di pagamento e di incasso. A ridimensionarsi sono soprattutto le attese su ordini, produzione ed esportazioni, effetto anche del rallentamento delle economie mondiali e in particolar modo di Cina e Brasile.
Anche nel settore dei servizi gli indicatori fanno registrare qualche rallentamento rispetto ai mesi scorsi. Rimangono stabili le attese sui livelli produttivi, mentre calano leggermente gli ordini. L’occupazione, invece, incassa una vera e propria battuta d’arresto.
fonte la stampa