Fonte: Startmag.it La Commissione europea ha approvato, sulla base della normativa sugli aiuti di stato, un finanziamento pubblico da 460 milioni d
Fonte: Startmag.it
La Commissione europea ha approvato, sulla base della normativa sugli aiuti di stato, un finanziamento pubblico da 460 milioni di euro che la Spagna concederà a ArcelorMittal España, divisione nazionale del colosso lussemburghese dell’acciaio, per sostenerla nella decarbonizzazione dei suoi processi produttivi.
Nel comunicato della Commissione si legge che la misura contribuirà alla realizzazione del Green Deal europeo (il piano per l’abbattimento delle emissioni di gas serra), della strategia comunitaria sull’idrogeno e di REPowerEU (il programma per il distacco energetico dalla Russia e l’accelerazione della transizione ecologica).
COSA FARÀ ARCELORMITTAL CON GLI AIUTI SPAGNOLI
I 460 milioni di euro che la Spagna intende assegnare ad ArcelorMittal tramite sovvenzione diretta, infatti, andranno a sostenere un progetto per la riconversione dell’acciaieria di Gijón, attualmente composta da due altoforni alimentati a gas naturale. La società intende sostituirli con un impianto per la riduzione diretta del ferro a idrogeno rinnovabile e con un forno elettrico ad arco.
L’utilizzo del gas naturale nei processi siderurgici, di conseguenza, verrà gradualmente ridotto, fino a che la struttura non arriverà a bruciare soltanto idrogeno rinnovabile e gas di sintesi (o syngas) ottenuto dai rifiuti.
COS’È LA RIDUZIONE DIRETTA DEL FERRO
Assieme a quelle del cemento, della chimica e del vetro, l’industria dell’acciaio rientra tra i settori più difficili da decarbonizzare, noti appunto come hard-to-abate. Per via delle alte temperature richieste, i processi siderurgici utilizzano energia – peraltro in grandi quantità – proveniente da fonti fossili, rilasciando di conseguenza molte emissioni.
Esistono tuttavia delle tecnologie di riduzione diretta del ferro, non ancora affermatesi a livello commerciale, che potrebbero permettere di ridurre l’impronta carbonica del settore. Il processo di riduzione diretta brucia l’idrogeno generare calore, che va a sottrarre ossigeno al minerale di ferro permettendo di ottenere acqua e un materiale chiamato “spugna di ferro” (deve il suo nome alla superficie bucherellata). La spugna di ferro viene successivamente raffinata in acciaio utilizzando un forno elettrico ad arco, che non utilizza carbone.
TEMPI E QUANTITÀ
Le nuove strutture dell’acciaieria di Gijón dovrebbero entrare in funzione alla fine del 2025 e produrre 2,3 milioni di tonnellate all’anno di ferro da riduzione diretta. Una volta ultimato, il progetto dovrebbe permettere un risparmio di 70,9 milioni di tonnellate di anidride carbonica.
ArcelorMittal si è impegnata a condividere il suo know-how tecnologico con altri produttori siderurgici europei.