Il presidente della Banca centrale europea Mario Draghi, all’indomani dell’elogio a sorpresa del dollaro debole da parte dell’amministrazione Usa, ha
Il presidente della Banca centrale europea Mario Draghi, all’indomani dell’elogio a sorpresa del dollaro debole da parte dell’amministrazione Usa, ha ricordato ai partner commerciali, senza riferirsi direttamente a Mnuchin, di “astenersi” dall’usare un linguaggio che potrebbe causare volatilità sui mercati valutari.
Da Francoforte in conferenza stampa, citando da una dichiarazione del Fondo Monetario Internazionale dello scorso ottobre, Draghi ha detto che le nazioni hanno detto che “si asterranno da svalutazioni competitive e non mireranno ai nostri tassi di cambio per scopi competitivi”.