Emergenza caldo sul posto di lavoro, sta sconvolgendo l' intera Europa, con picchi anche di 50 gradi, è questo mette in seria difficoltà i lavoratori,
Emergenza caldo sul posto di lavoro, sta sconvolgendo l’ intera Europa, con picchi anche di 50 gradi, è questo mette in seria difficoltà i lavoratori, per questo alcuni Pasi, stanno prendendo seriamente in discussione, la possibilità di concedere ai propri dipendenti un pisolino, dopo pranzo: tra queste dopo, la Spagna, anche, la Germania.
Dunque, Berlino starebbe valutando, come la penisola iberica di inserire la “siesta”.
La Grecia, invece, in questo momento sta facendo i conti con gli incendi, sempre più devastanti, ma la Nasa sempre essere ottimista, nel definire questa stagione estiva:” come la più fresca della vostra vita”.
Caldo anomalo in Germania
Gli esperti di salute pubblica stanno raccomandando ai tedeschi di adottare il tradizionale “sonnellino pomeridiano”, soprattutto durante le temperature troppo elevate, in modo che i dipendenti siano sempre più efficienti e produttivi sul lavoro, riducendo eventuali rischi per la salute delle persone.
Il Ministro della Salute tedesco, Karl Lauterbach, ha affermato che la “siesta”, non è una cattiva abitudine, come pensiamo, ma in realtà aiuta ad essere maggiormente concentrati, mentre l’ associazione dei datori di lavori BDA, si è detta aperta aperta al dibattito, sulle temperature roventi in Europa.
La Grecia in fiamme
Intanto, le alte temperature che stanno colpendo il Sud Europa, sono destinate a salire ancora, con un ‘ altra ondata prevista per domani.
I meteorologi avvertono che il peggio deve ancora, arrivare per i turisti e i cittadini, dove i vigili del fuoco, stanno combattendo da giorni con incendi, che hanno devastato le case vacanze, vicino alla capitale Atene, intanto i volontari forniscono alla popolazione acqua potabile.
Un ulteriore incendio, è stato fermato sull’ isola di Rodi, intanto i meteorologi hanno fatto sapere che in Grecia nei prossimi giorni le temperature supereranno i 48° gradi, aumentando così il rischio di altri incendi.
A cura di Monica Origgi