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Sanofi pronta a vendere il 50% di Opella (paracetamolo) a CD&R per 16 miliardi. Ecco perché lo stato francese entra col 2%

Sanofi pronta a vendere il 50% di Opella (paracetamolo) a CD&R per 16 miliardi. Ecco perché lo stato francese entra col 2%

Il valore corrisponde a circa 14 volte l’ebitda previsto per quest’anno. La cessione della controllata che produce il rinomato antipiretico e analgesi

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Il valore corrisponde a circa 14 volte l’ebitda previsto per quest’anno. La cessione della controllata che produce il rinomato antipiretico e analgesico Doliprane è diventato un vero caso politico in Francia

 

Proseguono le trattative per la vendita di Opella, la società controllata da Sanofi che produce il rinomato paracetamolo Doliprane. Dopo che la scorsa settimana il colosso francese aveva annunciato la vendita della filiale, lunedì ha comunicato di essere in trattative esclusive con il fondo di investimento statunitense CD&R per la cessione del 50% di Opella, che ha valutato Opella 16 miliardi di euro (circa 14 volte l’ebitda previsto per quest’anno).

L’offerta di CD&R è vincolante e completamente finanziata. Stando a quanto comunicato da Sanofi (-0,6% a 100,12 euro alle 10:00 sulla borsa di Parigi), la chiusura dell’operazione potrebbe avvenire tra aprile e giugno del 2025.

Il caso Opella e la vendita del 2% allo stato francese

La vendita di Opella però, più che un semplice dossier finanziario, è divenuto un vero e proprio caso politico. L’inizio delle trattative ha mobilitato la scorsa settimana l’opinione pubblica così come sindacati e la classe politica francese a diversi livelli. Opella è considerata un’eccellenza tra le aziende della Normandia, la regione a Nord della Francia. «Il governo deve bloccare la vendita di Opella», ha detto venerdì 18 ottobre il presidente della regione, Hervé Morin, «il governo ha i mezzi per controllare la situazione e quindi deve farlo. Non voglio metterli sotto processo in anticipo. Ma abbiamo dobbiamo preservare le nostre eccellenze. Esistono modi per entrare nel capitale delle società o per vietare gli investimenti con decreti e leggi».

Ma più che bloccare la vendita, la risposta del governo di Emmanuel Macron sembra fermarsi all’acquisto di una quota di Opella. Stando a quanto richiarato domenica 20 ottobre dal Ministro delle Finanze Antoine Armand, la Francia infatti acquisirà una partecipazione del 2% in Opella attraverso Bpifrance (Banca Pubblica d’Investimento nata nel 2012 da una joint venture di Caisse des dépôts et consignations ed Epic Bpi-Groupe).

Le parole del ministro arrivano a conferma di quanto già anticipato dal quotidiano Le Figaro, dove che già a inizio settimana Armand aveva dichiarato che il governo stava valutando tutte le opzioni relative a Opella, compresa la presenza dello Stato nel consiglio di amministrazione di Opella. Il piano della Banca Pubblica d’Investimento di acquisire una partecipazione dell’2% è stato raggiunto attraverso un accordo tra Sanofi, lo stato francese e CD&R ed è stato approvato dal consiglio di amministrazione di Sanofi domenica, secondo il giornale.

Un nuovo leader sul mercato

Questo nuovo passo nel percorso di Opella apre la strada alla creazione di un nuovo leader autonomo nell’assistenza sanitaria per i consumatori, supportando al contempo la strategia di Sanofi e una maggiore attenzione a farmaci e vaccini innovativi. Sanofi rimarrebbe così un azionista significativo che sosterrebbe Opella nella sua futura crescita e nel suo percorso verso l’indipendenza. Insieme, CD&R e Sanofi sosterranno la strategia di crescita di Opella come azienda di assistenza sanitaria per i consumatori pura, globale e in rapida evoluzione.

 

Con sede in Francia, Opella impiega oltre 11 mila dipendenti, opera in 100 paesi e possiede 13 siti produttivi strategici e di prima categoria e quattro centri di sviluppo scientifico e innovativo. Con un portafoglio di marchi come Allegra, Doliprane e Dulcolax, Opella è il terzo gruppo più grande al mondo nel mercato dei farmaci da banco e delle vitamine, minerali e integratori, servendo oltre mezzo miliardo di consumatori in tutto il mondo. Il business di Opella si inserisce in un settore in rapida crescita guidato da tendenze sostenibili a lungo termine, come l’invecchiamento della popolazione, l’aumento dei livelli di reddito e una maggiore consapevolezza della salute e del benessere.

di Rossella Savojardo
Fonte: Milano Finanza

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