“Se ascolti l’establishment commerciale di Washington, il commercio è win-win. Questo può essere vero per alcuni settori. Quando si parla di settori a
“Se ascolti l’establishment commerciale di Washington, il commercio è win-win. Questo può essere vero per alcuni settori. Quando si parla di settori avanzati, però, non è vantaggioso per tutti: è win-lose”. Quello che afferma in un’intervista al New York Times il fondatore e presidente della Information Technology & Innovation Foundation, Robert Atkinson, è un monito nei confronti degli Stati Uniti.
Essere subordinati alla produzione altrui può infatti comportare dei rischi notevoli. In primis, il poter contare solo su partner alleati, che non sono mai un numero esagerato, a cui si deve aggiungere anche la posizione scomoda di quelli neutrali, che vanno coccolati per evitare che non si leghino ad altri concorrenti. Il secondo rischio è legato in parte al primo, perché nel momento in cui a fare i prezzi sono altri c’è la possibilità che il costo aumenti e il cappio legato al collo degli attori subordinati si stringe ogni volta che il Paese produttore lo decide.
Un altro pericolo è quello che stiamo osservando da qualche tempo a questa parte: la competizione che portano avanti Stati Uniti e Cina può avere riflessi soprattutto negativi. Non si parla solo degli squilibri dovuti alla loro guerra commerciale ma anche al fatto che, nel momento in cui uno dei due decide di interrompere i rapporti, possono crescere le diffidenze. Una storia nota con i semiconduttori cinesi, da cui l’America cerca di allontanarsi il più possibile.
Proprio da un’analisi di Peter Coy, autore dell’intervista, è emerso che negli ultimi dieci anni Pechino ha recuperato terreno nei confronti degli Stati Uniti in termini di produzione mondiale nel settore farmaceutico, sui prodotti medici, chimici e botanici, nel materiale elettrico, nelle attrezzature e macchinari, mezzi trasporto (per lo più aerospaziali), computer ed altri prodotti elettronici ed ottici, nella tecnologia e nei servizi di informazione. Insomma, sono alla pari sono molti aspetti. Questi sono tutti settori tecnologici dove Washington ha perso margine – tranne che nell’informazione – a vantaggio di Pechino, mostrando quindi di non stare al passo.
Fonte: Formiche.net