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“Se Atene piange Sparta non ride”

“Se Atene piange Sparta non ride”

L' aforisma proposto si rifà alla Guerra del Peloponneso (431a.c.-404 a.c.) con la citazione dell' opera teatrale "Aristodemo" di Vincenzo Monti a

“Non è una buona notizia “
“PAX ET BONUM”
De”Ama nesciri et pro nihilo reputari”.
L’ aforisma proposto si rifà alla Guerra del Peloponneso (431a.c.-404 a.c.) con la citazione dell’ opera teatrale “Aristodemo” di Vincenzo Monti alla voce “..se Messenia piange Sparta non ride…”.
Una volta scoperchiato nuovamente il vaso di Pandora della guerra con l’ invasione russa in Ucraina l’ umanità torna a fare i conti con sé stessa in ogni aspetto del vivere. Tralasciando le consuete citazioni sull’ “Arte della Guerra” ormai dominio degli scienziati, professori, sacerdoti ed analisti della materia su cui ci si impegna a non voler più scrivere per stanchezza, il tema di riflessione proposto riguarda la tenuta socio politica a confronto con questi drammatici eventi. Ogni Paese è alla ricerca di soluzioni in modo diretto o subordinato ma deve essere riconosciuto che è evidente una profonda preoccupazione. Le guerre fanno saltare il banco degli equilibri costruiti fino a quel momento con la certezza che nulla sarà come prima fino al momento che si addivenga a nuova stabilità. La questione è finanziaria (i costi dei conflitti) economica ( vi è sempre chi ci guadagna) materiale e sociale perché le guerre sono sempre distruzione, massacri, violenze senza pietà per le popolazioni. Sui giornali si leggono articoli mirabolanti su quello che sta succedendo a Mosca senza porsi la domanda di cosa stia anche succedendo nelle capitali occidentali. In ultimo un argomento spinoso. Trattasi dell ‘ uso della forza. Può piacere o meno ma quando succedono questi drammi il problema deve essere affrontato con serietà e pragmatismo. Quindi siamo preparati? La Wagner c’è la troviamo noi italiani dall’ altra parte del Mediterraneo e questi non sono semplici mercenari come ce la raccontano ma gente del GRU/FSB addestrati, armati e ben diretti. Altra domanda. Ma non è, visto lo spirito “lassista” ( si è educati per non scrivere in modo diverso)che questi li abbiamo già in casa? Altro argomento. La classe dirigente nostrana vive “in continuità ” ed a parte qualche variazione da copertina l’ apparato pubblico è sempre lo stesso. Si torna a ripetere…siamo preparati, perché se il problema, come proposto stamattina da un quotidiano, è il ritardo nella consegna dei passaporti per andare in ferie allora la questione è veramente seria #società.
A cura di Savino di Scanno

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