Il listino è addirittura più che raddoppiato nell'ultimo anno, secondo quanto riporta l'indice di Benchmark Mineral Intelligence, a seguito della doma
Il listino è addirittura più che raddoppiato nell’ultimo anno, secondo quanto riporta l’indice di Benchmark Mineral Intelligence, a seguito della domanda vertiginosamente aumentata dei materiali utilizzati nei veicoli elettrici e nello stoccaggio di energia rinnovabile.
Ed a poco è servito lo sforzo di aumentare i livelli estrattivi: di litio in giro non ce n’è a sufficienza per soddisfare i consumi.
Dal picco del 2018, il litio per tre anni ha visto crollare le sue quotazioni, fino al punto più basso toccato a fine 2020; da allora, però, c’è stata una vera impennata delle quotazioni, che ormai hanno superato i livelli pre-pandemia, mentre non si scorgono all’orizzonte segnali che possano annunciare un’inversione di tendenza.
Anzi, i prezzi stanno salendo lungo tutta la filiera: di recente, in Australia ad un’asta svolta da Pilbara Minerals Ltd, tra le società estrattive di litio più importanti al mondo, una forma parzialmente lavorata del materiale ha spuntato un’offerta di 2.240 dollari a tonnellata per un carico di 8.000 tonnellate, rispetto alla quotazione di 1.250 della gara di luglio per un quantitativo analogo; ancora, il carbonato di litio cinese è quasi raddoppiato in soli due mesi e sempre in Asia il valore dell’idrossido di litio è aumentato di oltre il 70% nello stesso periodo.
Difficile che tale situazione non comporti del medio periodo una crescita dei listini delle vetture elettriche, al momento dipendenti in maniera quasi assoluta dalla tecnologia al litio per le batterie, mentre gli annunciati sviluppi di modelli energetica basati sud altri materiali sono ancora lontani dall’effettiva disponibilità per la produzione su larga scala
Fonte: Automoto.it